Il cimitero di Mirogoj: un tempio di bellezza e tolleranza che rischia di sgretolarsi
Per la seconda tappa del nostro tour in giro per l’Europa ci spostiamo in Croazia, più precisamente a Zagabria. La capitale croata, infatti, ospita il secondo sito in pericolo di questo nostro viaggio: il cimitero Mirogoj. Si tratta di un vero e proprio parco monumentale, oltre che di uno dei luoghi d’interesse più importanti e famosi di Zagabria. Inaugurato nel 1876, i lavori per la creazione del complesso durarono fino al1929 a causa della mancanza di fondi, tanto che l’opera fu completata dopo la morte dell’architetto, Herman Bollè. Nel 1880 un terremoto di magnitudo 6.3 colpì la città di Zagabria, senza però danneggiare gli elementiarchitettonici che facevano parte del cimitero. Purtroppo una sorte ben diversa è stata riservata al cimitero nel 2020. Il 22 marzo 2020 un terremoto di magnitudo 5,5 ha gravemente colpito la capitale croata. I danni sono stati numerosi ed estesi a tutto il complesso, ma sono le arcate d’ispirazione neoclassica caratteristiche di questo sito ad aver pagato il prezzo più alto. Inoltre, lo scoppio della pandemia da Covid19, che ha impedito un intervento immediato per la valutazione dei danni e l’avvio di un progetto di conservazione adeguato. La situazione si è poi ulteriormente aggravata a dicembre, quando i terremoti di Petrinja hanno provocato seri danni alla cappella centrale del complesso, la cappella del Cristo Re. Proprio per questo motivo, troviamo il Cimitero Mirogoj nella rosa dei candidati dell’organizzazione Europa Nostra per i sette siti culturali europei più a rischio del 2021, classifica di cui avevamo già parlato nell’articolo sul Castello di Sammezzano (possiamo inserire link all’articolo precedente su Sammezzano). Descritto come una vera e propria galleria a cielo aperto, il valore di questo cimitero non è solo determinato dalle bellezze artistiche che ospita: dalle arcate già menzionate, alle sculture, alle cappelle e al parco in cui sono immerse. Il Cimitero Mirogoj, infatti, è stato concepito come un tempio di tolleranza: fin dalla sua inaugurazione è stato diviso in sezioni corrispondenti alle varie confessioni religiose, creando cimitero multi-religioso. Simbolo d’incontro tra le fedi, è proprio questo il valore aggiunto di questo luogo, che non può essere sepolto sotto le macerie di un terremoto.