Editoriali

Ci siamo. Consumeur torna in pista. Venticinque anni fa questa testata nasceva per delineare il profilo identitario del giornalista consumerista, mettendone a fuoco la specificità e per raccontare anche il ruolo dell’ EACI (European Association on Consumer Information), la prima associazione europea di giornalisti che in questa materia si narrano specializzando. E per il nostro restyling, che vede trasformare lo storico cartaceo in un Portale online, abbiamo scelto il 2021 proprio perché quest’anno cade il nostro venticinquennale. Era infatti il ​​1° febbraio del 1996 quando l’Eaci veniva accolta all’interno della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e riconosciuta come Gruppo di Specializzazione in campo consumeristico, siglando così l’importanza di un nascente settore del giornalismo che centrava sul consumo e sul consumatore la propria categoria di indagine specifica. Un’indagine non facile e non scontata: per indagare i fenomeni connessi al consumo è necessario integrare discipline diverse, non certo tutte riconducibili ad aspetti economici, come potrebbe immediatamente pensare. L’atto del consumo ha infatti un profondo significato socioculturale, dato che i prodotti hanno anche una loro veste simbolica.
E l’informazione al consumatore, nel suo delicato compito, deve quindi intersecare, insieme agli aspetti economici e finanziari, quelli del Diritto, della Salute, dell’Alimentazione, dell’Ambiente, della Qualità di Servizi, insieme a quelli che compongono tutto il sistema delle relazioni sociali. E le problematiche informativemile come un momento nell’odierna società della Global, che ci impone di paradigmi per comprendere l’universo dei consumi e il ruolo dei consumatori in un momento storico, sociale e culturale quello che stiamo vivendo. Si tratta di un momento completamente diverso da quello che venticinque anni fa ci vedeva nascere ma che, oggi come allora, ci ribadire fare l’importanza di un giornalismo che non sia occasionalmente prestato a questo settore ma, al contrario, sia altamente specializzato. La Formazione rimane infatti un pilastro centrale della nostra associazione. Vogliamo ricordare che nel 2000, con l’aiuto della Commissione Europea, varavamo il primo “Corso europeo per giornalisti consumatoriisti, e che oggi, grazie all’autorizzazione dell’Ordine Nazionale, siamo diventati ente terzo formatore, e svolgiamo attività di formazione professionale continua.

Ripartiamo quindi. In una nuova veste e con due prestigiosi riconoscimenti: l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e il Patrocinio della RAI. Con il primo, il Parlamento europeo ha riconosciuto il ruolo della nostra associazione nella divulgazione degli obiettivi e delle tematiche europee. Con il secondo, la RAI, dove dagli inizi degli anni Ottanta sino al Duemila abbiamo realizzato le prime trasmissioni radiofoniche sulla tutela dei consumatori, ci permette ora di farle conoscere ai nostri lettori. E saranno ancora i nostri temi storici a campeggiare: l’informazione sulla politica europea, le dinamiche di genere e del sud del mondo, la salute, l’inquinamento ambientale, le false notizie a danno dei consumatori, le controversie bancarie, l’alimentazione , le tematiche del lavoro. Ma avremo anche una rubrica sugli orti in città e una sulla canzone italiana analizzata dalla lente di una linguista e le “interviste” ai grandi del passato. Per finire, un suggello artistico: di settimana in settimana la fotografa Marcella Simonelli ci regalerà una delle sue innumerevoli foto dell’Acqua, per parlare, anche attraverso le immagini, di un elemento che abbraccia molte tematiche in sintonia con i nostri valori. 
Buona lettura

Simona Dainotto

Perchè Consumeur

Informare i Cittadini è un compito importante ma al tempo stesso complesso e assai delicato. i temi che toccano gli interessi dei Cittadini-consumatori, infatti, coinvolgono aspetti economici e finanziari, del Diritto, della Salute e dell’Alimentazione, dell’Ambiente e della Sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, della Qualità dei servizi e, più in generale, di tutto il sistema di relazioni sociali. La garanzia della correttezza e della completezza dell’insieme di notizie, commenti, approfondimenti, servizi e quant’altro arriva all’utente come frutto di una comunicazione affidabile e certificata diviene quindi determinante. È importante, allora, che i professionisti della comunicazione non siano occasionalmente prestati a questi settori, ma specialisti che possono maturare nel tempo esperienze e conoscenze tali da garantire qualità ed equilibrio nel proprio lavoro di informazione, nell’interesse del fruitore finale della comunicazione stessa: il cittadino. Per questo, l’Eaci ha scelto proprio il 2018, proclamato dall’UE “Anno europeo della Cultura”, per il restyling del suo nuovo Portale. Un Portale che registrerà anche come le modalità dei consumi stiano subendo una rivoluzione lenta e silenziosa, sociale prima ancora che economico, che, gradualmente ma inesorabilmente, ridisegna i comportamenti dei cittadini.

Obiettivi

L’Associazione è nata con lo scopo di:
• Creare una rete di giornalisti europei per veicolare informazioni e contestualmente verificare le fonti in modo serio e rigoroso;
• Promuovere la socializzazione e gli scambi culturali tra i colleghi, anche mediante l’implementazione di servizi di condivisione o comunque indirizzati alla share economy (tra gli altri, Scambio Casa, Banca delle Ore, corsi di formazione e Serate di approfondimento);
• Creare servizi utili al lavoro quotidiano dei colleghi (lanci di notizie, consulenze);
• Creare strumenti editoriali e di interesse giornalistico sulla specifica materia dell’informazione al consumatore.
Informare i Cittadini è un compito importante ma al tempo stesso complesso e assai delicato. i temi che toccano gli interessi dei Cittadini-consumatori, infatti, coinvolgono aspetti economici e finanziari, del Diritto, della Salute e dell’Alimentazione, dell’Ambiente e della Sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, della Qualità dei servizi e, più in generale, di tutto il sistema di relazioni sociali. La garanzia della correttezza e della completezza dell’insieme di notizie, commenti, approfondimenti, servizi e quant’altro arriva all’utente come frutto di una comunicazione affidabile e certificata diviene quindi determinante. È importante, allora, che i professionisti della comunicazione non siano occasionalmente prestati a questi settori, ma specialisti che possono maturare nel tempo esperienze e conoscenze tali da garantire qualità ed equilibrio nel proprio lavoro di informazione, nell’interesse del fruitore finale della comunicazione stessa: il cittadino. Per questo, l’Eaci ha scelto proprio il 2018, proclamato dall’UE “Anno europeo della Cultura”, per il restyling del suo nuovo Portale. Un Portale che registrerà anche come le modalità dei consumi stiano subendo una rivoluzione lenta e silenziosa, sociale prima ancora che economico, che, gradualmente ma inesorabilmente, ridisegna i comportamenti dei cittadini.

IL 1° FEBBRAIO 1996 L’EACI È STATA ACCOLTA ALL’INTERNO DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA ITALIANA E RICONOSCIUTA UNICO GRUPPO DI SPECIALIZZAZIONE GIORNALISTICA IN CAMPO CONSUMERISTA, SIGLANDO IN QUESTO MODO L’IMPORTANZA E LA SERIETÀ, OLTRE CHE DEI PROMOTORI DELL’ASSOCIAZIONE, DI UN SETTORE DEL GIORNALISMO CHE, IN UN CONTESTO DI GLOBALIZZAZIONE, DIVIENE POLITICAMENTE, SOCIALMENTE, CULTURALMENTE SEMPRE PI CRUCIALE.

IL RUOLO DELL’ASSOCIAZIONE È STATO PIÙ VOLTE RICONOSCIUTO DALLE ISTITUZIONI EUROPEE:

• Nel 1998, l’Eaci ha partecipato al progetto Eurobus – un autobus che percorreva l’Italia da Sud a Nord, con l’obiettivo di raccontare l’integrazione europea e l’ingresso nell’Euro. Il progetto, nato grazie al contributo del “Programma di informazione del cittadino europeo” del Parlamento e della Commissione europea, ha coinvolto più di due milioni e mezzo di persone.

• Dal 1998, l’Eaci ha pubblicato Consumeur, la prima guida al giornalismo consumerista europeo. Sino al 2002, la guida era distribuita in Italia come allegato all’Agenda del Giornalista. In Europa, destinatari i rappresentanti delle istituzioni ei giornalisti specializzati sui temi del consumo. La rivista è ora distribuita ai nostri soci.

• Nel 1999/2000, la Direzione Generale XXIV della Commissione Europea – Tutela e difesa dei Consumatori e della loro Salute – ha finanziato il progetto dell’Eaci “Corso di giornalismo per i giornalisti consumeristi europei” (B5-1000/99/08839) . È stato questo primo Corso di formazione per giornalisti europei, che ha visto trenta giovani giornalisti venire a Roma da tutta Europa, con l’obiettivo specifico di fornire al cittadino un’informazione sempre più verificata ed efficace.

• Dal 2010 a oggi l’Eaci ha organizzato corsi accreditati nell’ambito del programma di Educazione Continua in Medicina.

• Nel 2013, divenendo Portale di informazione e di servizi per i colleghi, Consumeur ha ricevuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo.

• Nel 2015 l’Eaci ha organizzato, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Lazio, tre corsi di Formazione accreditati nell’ambito del programma di Formazione Professionale Continua con i partner Isde, Fnsi, Federsanità-Anci, l’Istituto Superiore di Sanità e Cittadinanzattiva.

• Dal 15 novembre 2016 l’Eaci è stata autorizzata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti – previo parere favorevole reso dal ministero della Giustizia – allo svolgimento dell’attività di formazione professionale continua per i giornalisti quale soggetto terzo formatore.

• Nel 2016 ha organizzato, in collaborazione con Fnomceo e con la partecipazione del ministero della Salute, il corso “Perché vaccinarsi: il ruolo dei media per una cultura della prevenzione”. Tra i relatori: l’allora Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi, i nostri soci Piero Angela e Gerardo D’Amico, oltre al nostro rappresentante in seno alla Fnsi, Mattia Motta.

• Sempre nel 2016 l’Eaci ha organizzato in collaborazione con Federsanità-Anci “Comunicare la salute – Etica, deontologia e riconoscimento di una professione, per la corretta applicazione della Legge 150 nelle Pubbliche Amministrazioni”. Tra i relatori: oltre alla Responsabile Dipartimento Uffici Stampa della Fnsi, Alessandra Costante, i Soci Eaci Manuela Lucchini (Tg1), Elena Paba (Gr Rai), Nicola Miglino (Edra-Lswr) e molti altri colleghi.

• Dal 15 novembre 2016, e per tre anni, l’Eaci è stata autorizzata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti – previo parere favorevole reso dal ministero della Giustizia – allo svolgimento dell’attività di formazione professionale continua per i giornalisti quale soggetto terzo formatore.

• Nell’ottobre del 2017, nell’ambito del Festival Food and Book (Montecatini Terme), l’Eaci ha realizzato i due eventi formativi “Consumi Extradomestici Di Prodotti Alimentari: Comunicazione E Giornalismo Enogastronomico” e “Quando Il Cibo Fa Paura: Storia E Analisi Della Comunicazione Di Crisi”.

• Nel 2018, gli eventi organizzati sono stati: “La salute orale – il ruolo dei media per una cultura della prevenzione”, ideato in collaborazione con la Commissione Albo Odontoiatri della Federazione degli Ordini dei Medici, con il nostro Socio onorario Michele Mirabella; “La comunicazione della Salute al tempo delle fake-news: il ruolo del giornalista quale ‘garante’ dell’informazione”, presso il Ministero della Salute, annoverando tra i relatori i nostri soci Piero Angela e Mattia Motta.

• Nel 2019, dopo il corso “La comunicazione della scienza e della salute tra testimonianze e fake news” tenutosi ad Arezzo, a Dogliani c’è stato il corso: “Percezioni della realtà e fake news: perché crediamo alle bufale. Giornalismo e pregiudizi cognitivi”. A Roma poi si sono tenuti altri due corsi: “Il paziente al centro del giornalismo e della comunicazione medico-scientifica” e “Dati sanitari, ambiente e stili di vita”. L’ultimo corso dell’anno, “Alimentazione e dintorni”, si è svolto infine a Como.

• Nel 2020, non è stato possibile svolgere corsi in presenza a causa della Pandemia da Covid-19. Nel gennaio 2021 si è invece svolto in streaming il corso: “Pre-occupiamoci del rischio: non solo Covid-19: il ruolo dei giornalisti nell’informazione sulle vaccinazioni.”

• Altre iniziative dell’Eaci hanno, nel tempo, conseguito il supporto del Parlamento europeo, Commissione Europea, singoli Deputati e Senatori, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Rai.

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